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ZANNA BIANCA di Alexandre Espigares

..  LA GRANDE ILLUSIONE E IL MOVIMENTO CHE NON C'È...

 

Nei boschi dello Yukon cresce un piccolo lupo, con un quarto di sangue di cane, insieme a sua madre. La meraviglia e i pericoli della foresta si dispiegano in parti uguali davanti al cucciolo, prontamente difeso o incoraggiato dalla lupa. La decisione di un giovane sceriffo di non sparare alla coppia di animali segna un primo contatto con il genere umano.

Con l'arrivo della primavera la lupa si spinge in cerca di cibo fino alla tribù di pellerossa guidata dal saggio Castoro Grigio; egli riconosce nella lupa la precedente guida della sua muta di cani da slitta e decide di addestrare anche il cucciolo, dandogli il nome di Zanna Bianca. Pur rimpiangendo la precedente libertà, Zanna Bianca è grato a Castoro Grigio che non fa mai mancare nulla.

Ceduta la lupa a un cacciatore della tribù confinante, Zanna Bianca diventa il nuovo capomuta, guadagnandosi il rispetto degli altri husky. I cercatori d'oro della città, intanto, vogliono la terra dei pellerossa e Castoro Grigio si impegna a vendere guanti di pelle per riscattarla. Derubato dell'incasso da un sordido personaggio, è costretto a vendere Zanna Bianca a costui che lo addestra come cane da combattimento.

In un feroce duello, Zanna Bianca sembra soccombere, ma è salvato proprio dallo sceriffo che l'anno prima gli aveva risparmiato la vita. Curato dall'amorevole moglie, Zanna Bianca viene infine lasciato libero di ricongiungersi ai boschi e alla madre, mentre la coppia abbandona lo Yukon per tornare in California.

durata: 90'
età consigliata: dagli 8 anni
   

trailer 

Ottavo adattamento cinematografico del celebre romanzo di Jack London, uno dei più prolifici e tradotti scrittori americani, vince il primo posto come unica versione in disegno animato, battendo sul tempo le grandi case di animazione. Piccola produzione franco-lussemburghese, ha un regista poco conosciuto, ma già vincitore di un premio Oscar per il cortometraggio, Mr. Hublot.

Si tratta di un film tutt'altro che scontato, che si distingue sia per l'accuratezza e il buon gusto di immagini e colonna sonora, sia per la scelta di riportare, attraverso la voce narrante, molti brani integrali del romanzo. Toni Servillo rende in modo magistrale la pagina di London, donando agli spettatori la misura dello spessore descrittivo di poderosi scenari naturali e di una precisione rara nelle descrizioni degli stati d'animo del cucciolo di lupo, del suo affacciarsi alla vita e alla conoscenza del mondo circostante. Si avverte cioè di essere di fronte a un vero Autore, anche per coloro - come chi scrive - che non hanno letto il romanzo e si genera così un istintivo rispetto per il regista che ha voluto rendere omaggio a un libro amato da intere generazioni di ragazzi. Questo motiva la scelta di definire un destinatario spettatore non troppo al di sotto degli otto anni, aggiungendo il fatto che non vengono eliminate sfumature dolorose della vicenda, a volte persino crudeli. A differenza di quanto siamo abituati a vedere quando i protagonisti di un film sono animali, Zanna Bianca non opera nessuna semplificazione, nessun addolcimento a favore di un'infanzia da non spaventare con feroci artigli. Pensieri, emozioni e atteggiamenti degli animali non sono resi con parole, ma ogni momento interiore è affidato al disegno e alla musica.

Un film in tutto e per tutto europeo, lontano dal clamore mediatico che annuncia grandi eventi natalizi, per esempio disneiani, con un cuore al cento per cento americano, fertile delle tematiche che rendono memorabile quel mondo per noi oggi. La conquista delle riserve pellerossa, la corsa all'oro, l'opposizione tra banditi e sceriffo, la messa alla prova del valore individuale raccontano l'epopea dei primi anni del Novecento.

Jack London, scrittore poliedrico, autodidatta e avventuriero, visse in prima persona quegli eventi, traendone anche amare constatazioni sulla forza disgregante del denaro che spinge l'uomo a separarsi sempre più dalla natura, cercando anzi di soggiogarla. Il film rende molto bene questo conflitto, regalando anche, con l'aiuto della computer grafica 3D, una descrizione precisa delle atmosfere livide del grande Nord, tra paesaggi innevati e tramonti sugli specchi d'acqua dei fiumi.

Zanna Bianca è l'esempio invece di un'intelligenza animale superiore che discrimina tra bene e male, restando intimamente libera, pur piegandosi alle circostanze a volte drammatiche della sua vita. C'è un parallelismo evidente con lo sceriffo e sua moglie, progressisti californiani che si sentono stranieri al Nord: come loro torneranno a casa per crescere il figlio che aspettano, così Zanna Bianca, dopo aver chiuso un ciclo di esperienze, seguirà il richiamo della foresta. Titolo di un altro romanzo di London, diventato un significativo modo di dire, è evidenziato dalle numerose sequenze in cui il lupo guarda la luna piena, potente simbolo della letteratura e del cinema d'autore.

 

Cecilia M. Voi

 

 

 

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