Logo

SING STREET di John Carney

..  IL CINEMA COME FABBRICA DEI SOGNI...

 

Dublino, anni Ottanta. Il giovane Conor, appassionato di musica, ha un grande talento: scrive canzoni e le arrangia alla chitarra. Un ottimo mezzo per dimenticare i frequenti litigi tra i genitori e il pensiero del fallimento del loro matrimonio. Il fratello maggiore Brendan, nullafacente e nullatenente, è sempre chiuso in camera con la sua collezione di dischi. Quando il padre perde il lavoro, Conor deve lasciare la scuola privata per la pubblica (meno costosa). Il nuovo ambiente si rivela molto difficile: il Preside è irragionevolmente severo e il "bullo " della scuola prende subito di mira il nuovo arrivato. L'incontro con Raphina, una ragazza maggiore di lui che vive sola e vuole fare la modella, segnerà una svolta definitiva. Conor le offre di girare un video con la sua band e la ragazza accetta. Indispensabile perciò formare al più presto la band inesistente. Come un sogno nasce in brevissimo tempo Sing Street: un gruppo di giovani che suonano i più disparati strumenti musicali.

Successo assicurato. Il concerto finale è una trasfigurazione di personaggi e ambienti che mostrano tutti il loro aspetto migliore (i genitori danzano e si amano ancora, il bullo inscena una danza acrobatica, perfino il preside sorride...). Ma l'Irlanda di quel periodo appare troppo piccola e il sogno è raggiungere l'Inghilterra.

 

con Ferdia Walsh-Peelo, Lucy Boynton, Jack Reynor
durata: 106'
età consigliata: dai 14 anni
   

trailer 

Il regista irlandese John Carney, famoso per film quali On the Edge (2001), Once (2006), Begin Again (2013) apprezzati dalla critica e dal pubblico, ha voluto ambientare Sing Street (2016) nel difficile periodo degli anni Ottanta a Dublino. All'epoca Carney era un giovane come Conor, il protagonista del film, appassionato di musica. Non è difficile trovare quindi nel sedicenne Conor dei tratti autobiografici del regista: in comune hanno l'amore per la chitarra e per il rock, soprattutto. Ricordiamo che da ragazzo il regista aveva fatto parte del gruppo musicale rock The Frames come bassista.

La forte recessione socio-economica irlandese degli anni Ottanta aveva lasciato un segno molto negativo nelle famiglie portando disoccupazione, insicurezza e impossibilità di vivere al precedente livello economico. Molti giovani perciò avevano percepito la ristrettezza anche fisica dell'isola, con il conseguente desiderio di emigrare. L'Inghilterra era diventata il sogno di molti, una nazione solida.

I cenni storico-politici fanno da sfondo alla vicenda del film e ne spiegano alcuni aspetti. Si tratta in realtà di un’intelligente e briosa commedia di formazione in cui la musica e l'amore sono per Conor, il protagonista, un’insperata occasione per superare l'adolescenza, dimenticare le umiliazioni subite nelle aule scolastiche e il dolore provocato dal disaccordo nell'ambiente familiare. Comprenderà alla fine che, per crescere veramente, bisogna andare via, lasciare l'Irlanda, tuffarsi nel mare della vita.

L'amore sboccia improvviso. Conor si è appena trasferito nella nuova scuola e subito l'ambiente gli sembra ostile: i compagni lo prendono in giro, anzi ne fanno oggetto di atti di bullismo, il preside pretenderebbe un abbigliamento che lui non può permettersi. Ma ogni mattina di fronte alla scuola vede una ragazza che sembra in attesa...

È amore a prima vista. Raphina è più grande, sicura di sé, ha un sogno che vuole raggiungere: andare in Inghilterra per divenire modella. L'amore fa maturare nel giovane, ancora inesperto, ma con una determinazione a tutta prova, l'idea di girare un video musicale che avrà Raphina come protagonista. Questo lo spunto per far nascere la band Sing Street.  Conor che strimpella la chitarra, anche per non sentire i bisticci dei genitori, ha un talento che il film vedrà lentamente crescere e che in breve conquisterà altri compagni. Il regista gli regala anche una fiducia in se stesso, una capacità di assorbire i colpi negativi piuttosto infrequente in un ragazzino della sua età. Un sostegno gli è dato anche dall'affetto e dalla comprensione del fratello maggiore Brendan che, nonostante abbia solo accumulato fallimenti, ha saputo diventare, attraverso l'osservazione dei suoi genitori (e l'ammirazione per Freud), un po' psicologo e spera che almeno il fratellino riesca a mettere a frutto il suo talento.

In Sing Street anche la musica diventa personaggio, quasi deus ex machina e la colonna  musicale è magistrale. Riascoltiamo canzoni famose dei gruppi degli anni ottanta: i Duran Duran, The Cure, A-ha, The Clash, Spandau Ballet, The Jam e brani originali dello scozzese Gary Clark che aveva vissuto gli anni Ottanta con i suoi Danny Wilson.

Degno di nota anche il cast. Perfettamente in parte il giovane Ferdia Walsh-Peelo (Conor) alla sua prima esperienza attoriale e l'americana Boynton, una Raphina energica e molto femminile.   

Anna Fellegara

 

 

 

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.