Logo

LA TOMBA DELLE LUCCIOLE di Isao Takahata

..  LA GRANDE ILLUSIONE E IL MOVIMENTO CHE NON C'È...

 

1945. Nel Giappone dilaniato dalle bombe, Seita, un ragazzo di circa 12 anni e la sorellina Setsuko si ritrovano soli nell’inferno della guerra. Il padre è lontano e la madre muore durante un bombardamento; i due ragazzi vengono accolti da una zia che non li ama e si mostra gentile solo fino a quando può approfittare delle loro provviste. In seguito, disgustati dagli atteggiamenti ormai dispotici della zia, decidono di andarsene e affrontano una precaria sistemazione di fortuna in un luogo appartato, immerso nella natura, dove gli echi della guerra giungono smorzati.

L’autonomia riconquistata dà loro un senso di libertà che li esalta,  ma, in un paese distrutto in cui la disperazione e la miseria annullano qualsiasi forma di solidarietà, le difficoltà si moltiplicano. Spesso i fratelli si procurano il cibo con piccoli furti, che in alcuni casi vengono aspramente puniti.

La piccola sta sempre peggio, portarla dal medico non serve a nulla; il ragazzo si decide a lasciarla per andare in città a prelevare dal conto della madre i soldi per comprare un po’ di cibo; ma è troppo tardi, la malattia, uccide Setsuko.

Disperato, il ragazzo compie il rito funebre per la sorellina e depone le sue ossa in una scatola di caramelle che lei portava con sé. Ormai solo e abbandonato dalla speranza, attende anch’egli la fine.

 

durata: 85'
età consigliata: dai 14 anni
   

trailer 

In uno squallido luogo di passaggio, appoggiato a una colonna, il corpo martoriato di un ragazzo sta esalando l’ultimo respiro. Nei commenti dei passanti non vi è nessuna pietà, solo disprezzo. Un addetto alle pulizie raccoglie presso il corpo una piccola scatola e la getta nelle immondizie; nella caduta ne escono alcune ossa. La scatola è stata importante per i due fratelli che hanno vissuto un’esperienza terrificante: in essa hanno tenuto racchiusi i loro ricordi e i loro sogni, in un disperato tentativo di sopravvivere alla distruzione.

La morte del ragazzo ci trasporta in un’altra dimensione: sul treno della notte diretto verso il mondo dei trapassati, un viaggio che restituisce la pace ai disperati della terra e dove i due fratelli finalmente si ricongiungono. Nella mente del ragazzo scatta il ricordo della sua tragica odissea, a cominciare dal momento in cui ha visto la madre per l’ultima volta.

Gli scenari della distruzione fanno da sfondo a una popolazione in fuga che ha perso ogni ritegno e qualsiasi propensione umanitaria, mentre non si esaurisce la follia inculcata nelle folle dal potere nel suo delirio di conquista: in mezzo ai fuochi e ai crolli provocati dalle bombe un soldato grida: “Lunga vita al nostro imperatore”.

Solo i due bambini sembrano aver conservato la loro umanità, pur nel dolore per la perdita della mamma, sono ancora capaci di godere delle piccole cose, di trascorrere una giornata di giochi spensierati su di una spiaggia assolata, dove comunque lo spettro della guerra li insegue materializzandosi in un cadavere nascosto dietro una barca. Possono ancora sognare in una notte illuminata dalle lucciole e difendere la loro dignità nel rifiutare la carità della zia.

Il film sottolinea il potere della propaganda che ha diffuso nella popolazione l’idea di un Giappone invincibile. Quando Seita si reca in città apprende la notizia che il suo Paese si è arreso, un evento inconcepibile nel quadro dell’idea di potenza che gli era stata trasmessa. Nello stesso momento comprende che anche il padre è morto, travolto nel disastro della flotta che avrebbe dovuto portarli alla vittoria.

In contrasto con i paesaggi urbani devastati, gli scenari naturali conservano il loro fascino, i loro colori e le loro luci, angoli incontaminati che attendono che gli uomini rinsaviscano.

I toni di colore, l’intensità della luce, il segno che delimita le figure, mutano nel corso del film a sottolineare le diverse condizioni in cui si ritrovano immersi i ragazzi. Neri e grigi fumosi, segni spezzati caratterizzano gli scenari della distruzione. Colori caldi e segni definiti connotano invece gli interni scampati alle bombe in cui si rinnova il rito di una quotidianità messa continuamente in forse dalla guerra. Colori e luci si ravvivano per illuminare il paesaggio dell’ultimo giorno di giochi spensierati. Infine arriva il buio carico di fascino e di mistero nella notte delle lucciole, creature dalla vita breve, come la piccola Setsuko. In una delle albe vissute con il fratello, la bimba raccoglie i resti degli insetti e li seppellisce: vuol dare una tomba alle lucciole. Quella tomba a cui molti uomini e donne, nell’inferno della guerra, non avranno diritto.                                                                                                          

Laura Zardi

 

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.