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.. QUANDO IL CINEMA ERA MUTO... | ||
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Per le strade di Agrabah dilaga la povertà. La gente non possiede nulla, ha fame, vive di stenti e in molti si arabattano con piccoli furti quotidiani. È così per Aladdin, straccione e ladruncolo dal cuore buono e dall’animo nobile, che ruba per sopravvivere, donando spesso quel poco che ha a chi sta peggio. Proprio tra le spoglie strade della sua cittadina, Aladdin incrocia il percorso di Jasmine, principessa in incognito, ingabbiata dalle logiche di corte e tenuta segregata a palazzo da un padre troppo protettivo che non vuole rischiare di perderla né riesce a comprendere il suo profondo desiderio di aiutare la sua gente e aspirare a molto più che al semplice ruolo di moglie. Mentre il Sultano è concentrato a cercare un marito adeguato e facoltoso per sua figlia, il potente stregone Jafar, cerca in tutti i modi di impossessarsi del trono, ma il suo piano viene messo in crisi dal casuale incontro di Aladdin prima con Jasmine e poi con il Genio di una misteriosa lampada di cui il ragazzo si impossessa proprio per via del diabolico Jafar. Sarà proprio il genio ad aiutare Aladdin a conquistare il cuore di Jasmine e l’ammirazione del Sultano, dando inizio a una pericolosa, elettrizzante avventura che prende vita tra le strade e i cieli di Agrabah.
con: Will Smith, Billy Magnussen, Naomi Scott
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Prosegue la corsa della Disney con la realizzazione in live-action del classico film d’animazione del 1992, un film a metà tra musical e film d’azione, arricchito degli elementi tipici della commedia in stile Bollywood. La storia, ispirata al racconto della raccolta Le mille e una notte, è fedele al film degli anni 90 dal quale eredita anche alcune canzoni - “Il mondo è mio” e “Un amico come me” - ma riesce a prendere una piega inedita, conquistando un pizzico di modernità che la rendono attuale per i nostri tempi. Se il personaggio di Aladdin incarna le fragilità di un giovane talmente insicuro da fingersi qualcun altro pur di conquistare il cuore della bella Jasmine, Jafar è specchio dell’egoismo malato ed esagerato, mosso da brama e crudeltà. Ma è soprattutto con la caratterizzazione del personaggio di Jasmine che sceneggiatore e produttori si prendono le maggiori libertà. Non più solo una ragazza mossa dal desiderio di conoscere il mondo intorno a sé e pronta a saltare su un magico tappeto volante per esplorare gli angoli più affascinanti e reconditi della realtà, ma una donna ambiziosa e desiderosa di farsi carico delle difficoltà di un intero paese, se solo il sistema le concedesse un’opportunità. A sottolineare il concetto in chiave femminista del film sono anche le canzoni, con Jasmine che ne conquista una nuova, dedicata alla tematica di sfondo. A completare il quadro c’è Will Smith, magico e dirompente genio della lampada che aggiunge ironia e simpatia all’intero scenario. Marianna Ninni
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